Caos delle date nello scandalo dell'acqua. E i livelli di Diclorometano erano più del doppio

TERAMO – Continua la polemica sulla contaminazione dell’acqua del Gran Sasso con diclorometano sversato dai Laboratori dell’Istituto di fisica nucleare. E’ di oggi la notizia che il Forum delle Acque ha chiesto l’accesso agli atti relativi di Prefettura dell’Aquila, di Asl di Teramo e Ruzzo. Si cerca di capire infatti da quando gli Enti sapevanno e perchè il ritardo nella dichiarazione dello stato di emergenza.
Non solo. Dalla lettera che la Asl di Teramo ha recapitato a tutti gli Enti preposti all’intervento secondo il piano di emergenza previsto dal 2003, si evince che il controllo che ha rilevato la presenza di Diclorometano nel pozzetto di captazione individuato con il numero 1917 è dello scorso 30 agosto, che la comunicazione dell’Arta con i risultati delle analisi di quel controllo è del 31 e la comunicazione alla Ruzzo Reti è del primo settembre. Un cortocircuito comunicativo che ha rischiato di far passare in secondo piano un dato importante: il livello di diclorometano individuato nel pozzetto è di poco più del doppio del pamatero massimo individuato dalla legge, 0,335 contro 0,150. Dunque non una contaminazione di poca importanza. Da qui la sospensione cautelativa dell’immissione di quell’acqua nella rete idropotabile.